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  • Le comunità energetiche condominiali rappresentano un modello innovativo e sostenibile per la produzione e la condivisione di energia rinnovabile all'interno di uno stesso edificio. Questa soluzione non solo consente di abbattere i costi delle bollette, ma contribuisce attivamente alla transizione ecologica.

     

    Cosa sono e come funzionano

    Una comunità energetica condominiale, definita tecnicamente "gruppo di autoconsumo collettivo", nasce quando i condomini di un edificio si uniscono per produrre, consumare e condividere l'energia generata da uno o più impianti a fonti rinnovabili, come ad esempio i pannelli fotovoltaici installati sul tetto.

    Il meccanismo è semplice: l'energia prodotta viene prima di tutto utilizzata per le necessità del condominio (luci delle scale, ascensore, ecc.).

    L'energia in eccesso può essere accumulata in apposite batterie per un uso futuro oppure immessa nella rete elettrica nazionale, ottenendo una remunerazione. La condivisione dell'energia avviene virtualmente, tramite la rete di distribuzione esistente, e viene calcolata su base oraria.

    I vantaggi

    I benefici derivanti dalla creazione di una comunità energetica in condominio sono molteplici:

    • Risparmio economico: La riduzione dei prelievi dalla rete elettrica si traduce in un notevole risparmio sulle bollette. A questo si aggiungono gli incentivi statali per l'energia condivisa e la possibilità di vendere l'energia in eccesso.
    • Sostenibilità ambientale: L'utilizzo di fonti rinnovabili riduce le emissioni di CO2 e promuove un modello energetico più pulito e sostenibile.
    • Indipendenza energetica: L'autoproduzione permette di ridurre la dipendenza dai fornitori tradizionali e dalle fluttuazioni dei prezzi dell'energia.
    • Aumento del valore dell'immobile: La presenza di un impianto di energia rinnovabile e l'efficienza energetica migliorata aumentano il valore dell'edificio sul mercato immobiliare.
    • Efficienza energetica: L'energia prodotta e consumata localmente riduce le perdite di trasmissione, migliorando l'efficienza complessiva del sistema.

    Come crearle

    La costituzione di una comunità energetica condominiale segue un iter ben preciso:

    • Coinvolgimento dei condomini: Il primo passo è individuare i condomini interessati a partecipare al progetto. Sono sufficienti almeno due unità abitative.
    • Studio di fattibilità: È fondamentale un'analisi tecnica ed economica per valutare la fattibilità del progetto, stimando i consumi energetici, la dimensione dell'impianto, i costi di installazione e il ritorno dell'investimento.
    • Accordo privato: I partecipanti devono stipulare un accordo che regoli la condivisione dell'energia e la distribuzione dei benefici economici.
    • Delibera condominiale: Per la progettazione e la realizzazione dell'impianto è necessaria una delibera dell'assemblea condominiale.
    • Progettazione e installazione: Si procede con la progettazione e l'installazione dell'impianto, che deve essere dimensionato in base alle esigenze del condominio e rispettare le normative vigenti.
    • Gestione e manutenzione: Dopo l'installazione, è necessaria una gestione adeguata dell'impianto e un monitoraggio continuo della produzione e del consumo energetico. Un referente si occuperà di interfacciarsi con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) per la gestione degli incentivi.

    Normativa e incentivi

    La normativa italiana, in recepimento delle direttive europee, promuove la creazione di comunità energetiche rinnovabili. Sono previste tariffe incentivanti sull'energia prodotta e autoconsumata virtualmente e, per i comuni con meno di 50.000 abitanti, un contributo in conto capitale. Inoltre, le comunità energetiche possono beneficiare di altre agevolazioni fiscali come il Superbonus, a determinate condizioni.

     

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